Tra le Alpi a nord del Piemonte si apre la Valle Vigezzo, tra dolci scenari naturali, una vegetazione rigogliosa e una forte tradizione culturale.
La valle offre atmosfere incantevoli in ogni stagione, con colori, odori e suoni particolari.
Sette sono i comuni della Valle, Craveggia, Druogno, Malesco, Re, Santa Maria Maggiore, Toceno e Villette con le loro frazioni; mantengono intatto il ricordo del passato, presentando ambienti rurali e eleganti edifici dall’architettura raffinata; nelle chiese si possono osservare tele e affreschi, ma anche preziosi manufatti.
La Valle Vigezzo è stata terra di grandi flussi migratori, che hanno portato i suoi abitanti a spostarsi verso le grandi città italiane e transalpine: si trattava principalmente dispazzacamini, fumisti e pittori, cioè lavoratori svincolati dall’economia di sussistenza del mondo alpino.
La morfologia dell’area costituisce anche un punto d’accesso al Parco Nazionale della Val Grande, l’area wilderness più vasta d’Italia.
La Valle è percorsa dalla storica ferrovia Vigezzina, che collega Domodossola a Locarno, snodandosi tra le due nazioni con un suggestivo percorso di 55 km.
E’ nota come Valle dei Pittori dopo essere stata la terra natia di molti artisti e ispirazione per paesaggisti e ritrattisti, le cui opere sono conservate nella Scuola di Belle Arti di Santa Maria Maggiore, una scuola alpina di pittura unica nel suo genere.
Numerosi sono gli esempi di pittura devozionale, che arricchiscono le chiese e le cappelle votive di tutta la valle, fino ad arrivare all’imponenza del Santuario di Re, dedicato alla Madonna del Sangue e al miracolo del 1494.
L’artigianato offre una produzione di tele rustiche, tappeti e tessuti, ma anche manufatti in pietra, legno e ferro battuto.
Molto ricca la tradizione enogastronomica, che offre un’ampia scelta di salumi, tra cui il rinomato Crudo di Vigezzo, primi e secondi piatti, mieli, confetture, dolci, digestivi e grappe.
fonte: vallevigezzo.eu
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